Vi pare saggio? Perché Sindaco e Giunta sembrano i giapponesi che non si rendono conto che hanno perso la guerra?

La delibera di Giunta del 19 gennaio appare incomprensibile
dal punto di vista politico, del contenuto e delle finalità.

  • Vi pare saggio che il Comune vada contro l’interesse pubblico e tema il vincolo storico-relazionale di un patrimonio storico, (come recita la legge dei beni culturali) “testimonianza dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive” di Milano?
  • Vi pare saggio che il Comune non chieda la dichiarazione di monumento nazionale (come prevede la legge), visto che il Meazza “riveste altresì un valore testimoniale ed esprime un collegamento identitario o civico di significato distintivo eccezionale” ?
  • Vi pare saggio che il Comune ignori che nel 2025 il Meazza ricade comunque sotto il vincolo dei beni culturali per i settanta anni del secondo anello – costruito in 528 giorni nel 1954-1955 senza mai interrompere le gare del campionato – con le rampe di Amedeo Ronca e di Ferruccio Calzolari, che integrarono il primo anello di Ulisse Stacchini e Alberto Cugini e il vincolo sia quindi la valorizzazione di una opera dell’architettura moderna di particolare valore artistico (come dice la legge sui beni culturali)?
  • Vi pare saggio sostituire il Meazza, funzionante, in concessione e in coabitazione tra le due squadre, con 73.000 posti per costruirne un altro, in concessione e in coabitazione, per 70.000 posti?
  • Vi pare saggio demolire uno stadio che è valutato 60 milioni di euro, dopo 100 anni di attività, per avere uno stadio che dopo 90 anni varrà 36 milioni (dichiarato dai due proponenti del “sacco di San Siro”)?
  • Vi pare saggio demolire uno stadio di proprietà dei milanesi che, nel corso di cento anni, hanno investito per le future generazioni, – e nel 1989-1990 su progetto di Giancarlo Ragazzi, Enrico Hoffer, Leo Finzi venne fatto il terzo anello per creare solo posti a sedere in tutto lo stadio come chiedeva la Fifa per i mondiali delle “Notti magiche” di trent’ anni fa – per farne uno stadio unico al mondo, con la sua fisionomia inconfondibile, per sostituirlo con uno anonimo, uguale ai tanti stadi esistenti nel mondo?
  • Vi pare saggio demolire un patrimonio della città, realizzato nel corso di un secolo, per fare posto a una operazione immobiliare di due fondi speculativi, che con Milano non c’entrano nulla, senza radici stabili e durature con questa città?
  • Vi pare saggio costruire uno stadio nuovo senza la copertura, e senza le tecnologie per farne un centro di intrattenimento tutto l’anno?
  • Vi pare saggio continuare a raccontare la balla che con il nuovo stadio le due squadre saranno più competitive in Europa, quando vicino, a Torino, vi è la dimostrazione evidente che lo stadio di proprietà non risolve il problema della gestione delle società e della loro competitività sportiva?
  • Vi pare saggio che il Sindaco e la Giunta continuino a “temere” che una o tutte le squadre vadano fuori Milano, quando è evidente che i due fondi di investimento non hanno la volontà di tirare fuori soldi dalle loro tasche per investire in nuove strutture?
  • Vi pare saggio adottare una delibera inutile dopo tre anni e mezzo, senza mai rispondere alla domanda su quali siano effettivamente i proprietari delle due squadre di calcio e chi siano gli operatori economici interessati al megacentro commerciale, alla torre degli uffici, al centro congressi, ecc. ?
  • Vi pare saggio che Sindaco e Giunta si preoccupino della eventualità che le squadre vadano nell’area metropolitana e non si preoccupino che vadano fuori Milano il Besta, l’Istituto dei Tumori e le facoltà scientifiche?
  • Vi pare saggio adottare una delibera di Giunta sulla base di un ordine del giorno (demagogico) votato non dalla maggioranza – che ha portato alla elezione di Sala – ma dal “partito di Scaroni” (Sala, Tancredi, parte del Pd, Italia Viva, Azione, Forza Italia e il gruppo Bernardo)?
  • Vi pare saggio aver speso trecento mila euro di soldi pubblici per un “dibattito pubblico”, che era impostato come una televendita e una telepromozione di due fondi di investimento privati?
  • Vi pare saggio adottare un delibera che nei suoi capitoli salienti, non si riferisce al “dibattito pubblico” ma ad un ordine del giorno predisposto dal combinato disposto Sala, Tancredi, Barberis con la regia di Scaroni? Ordine del giorno che si poteva adottare a settembre con una riunione del Consiglio Comunale senza spendere dei soldi pubblici.
  • Vi pare saggio continuare ad ignorare la realtà, per cui in ogni caso ci sarà un contenzioso lunghissimo, qualora non venga posto o qualcuno si opponga al vincolo storico-architettonico e/o storico-relazionale?
  • Vi pare saggio non fornire in tre anni e mezzo i bilanci della società di gestione del bene pubblico “Stadio Giuseppe Meazza in San Siro” e i dati sui costi e ricavi della gestione del Meazza, dal 2000 ad oggi, compresi gli incassi per i mega concerti estivi?
  • Vi pare saggio continuare a pensare che tra la opzione zero (non fare nulla sulle aree di San Siro) e la “opzione Sala-Tancredi-Scaroni”, una pura operazione immobiliare privata su terreni pubblici non ci sia niente?
  • Vi pare saggio – al fine di confermare la tesi falsa di Sala-Tancredi secondo cui oltre ai due fondi speculativi, non c’è alcuna società interessata a gestire il Meazza,- che il Sindaco e la Giunta facciano finta di non sapere che esiste la proposta di una società multinazionale per la gestione di San Siro?
  • Vi pare saggio che il Sindaco e la Giunta non rispondano alla società interessata a gestire San Siro e non forniscano i documenti per consentire a questa società di fare una proposta economica al Comune per l’affitto del Meazza e per gli investimenti sullo Stadio Meazza e sulle aree circostanti?

Tutta questa gestione del “progetto Meazza” accompagnata da
un tardivo “mosaico San Siro” (fatto quando i buoi sono
scappati, vedi area del Trotto) dimostra che l’operazione non è
fatta nell’interesse pubblico, ma solo nell’interesse privato di
due fondi speculativi, che pro tempore, sembrano essere
proprietari delle due squadre di calcio milanesi. Ci sembra
davvero politicamente incomprensibile perché si voglia
proseguire sulla strada intrapresa tre anni e mezzo fa – con la
parentesi di un significativo silenzio per un anno di campagna
elettorale – che porta, nella sostanza, ad un danno al
patrimonio e al bilancio del Comune.

Luigi Corbani
per il Comitato SiMeazza
(lunedì 23 gennaio 2023)