Le esternazioni estive del Sindaco

“Mi pare che il dialogo con i comitati sia veramente scarso” dichiara il Sindaco.
Ha ragione: noi stiamo ancora aspettando la convocazione della Commissione “Rigenerazione urbana”, che ci aveva promesso per gennaio 2022, per discutere il progetto delle due società (AC Milan spa e FC Internazionale Milano spa), riveduto e corretto, sulla base delle prescrizioni e condizioni richieste dagli uffici comunali.
E quando afferma che Lui ha portato gli “sviluppatori” (di aree pubbliche) ai volumi previsti del PGT, non ci dice nulla di cui lui, il Sindaco, possa vantarsi: primo, perché è suo dovere rispettare i vincoli del Piano Generale del Territorio e secondo, perché forse Scaroni gli ha fatto vedere qualcosa che noi non abbiamo mai visto.
Infatti, l’ultimo progetto presentato dagli “sviluppatori” (6 novembre 2020!) prevedeva un indice volumetrico ben superiore a quello del PGT (“l’insediamento di 145.000 mq pari a un indice di edificabilità territoriale di 0,518 mq/mq”, così è scritto nella delibera di Giunta che dichiara l’interesse pubblico di una proposta insoddisfacente, il 5 novembre 2021, a un anno dalla presentazione della proposta-bis. Sic!).
Facciamo presente al Signor Sindaco che dal 8 novembre 2019 la Giunta da Lui presieduta aveva chiesto alle due società di stare dentro l’indice del PGT, 0,35 mq/mq. A tutt’oggi non è stato presentato (almeno a notizia del Consiglio Comunale) un progetto che rispondesse ai requisiti del PGT: quindi Sala deve rivolgere la polemica a Scaroni.

Non siamo preoccupati che si faccia un nuovo stadio, come dice il Sindaco, e lui lo sa bene: nel dibattito politico ci vorrebbe almeno il rispetto delle posizioni altrui, con onestà e correttezza.
Siamo preoccupati che si tolgano aree verdi esistenti (come peraltro la Giunta Sala sta facendo poco lontano da San Siro, sul Gallaratese, nei pressi della Casa del Giovane).
Siamo preoccupati dall’inquinamento e dal disastro ambientale che comporterebbe la demolizione di un bene pubblico, il mitico Meazza, in San Siro, simbolo di Milano (che potrebbe benissimo essere ammodernato).
Siamo preoccupati che la sistemazione dell’area di cemento esterna al Meazza (invece di essere sistemata a verde con parcheggi sotterranei) sia oggetto di una speculazione edilizia sulle aree pubbliche (290.000 mq), per consentire agli “speculatori” o agli “sviluppatori” (come preferisce chiamarli il Sindaco) di ricavare dei soldi (dalla costruzione e vendita di uffici e centri commerciali) per costruire uno stadio vicino alle case esistenti di via Tesio e quindi abbattere il Meazza che disturba le nuove case sull’ippodromo del trotto.
E ci piacerebbe tanto sapere dal Sindaco chi ha la direzione dei lavori di bonifica delle aree dell’ex Trotto e se, per caso, è la stessa azienda che ha predisposto il progetto di Milan e Inter. Effettivamente ha ragione il Sindaco, siamo in attesa di capire la sua linea.

Perché fa fare una “determinazione dirigenziale” per un dibattito pubblico su un progetto inesistente? Perché per organizzare tale dibattito, fa spendere 250.000 euro dei contribuenti e non li fa pagare agli “sviluppatori”?
Perché dovremmo ringraziare gli “sviluppatori” che vogliono abbattere San Siro? Perché dovremmo dare le aree pubbliche (non sono del Sindaco, ma dei cittadini milanesi) per costruire 145.000 mq. di uffici e centro commerciale e un nuovo stadio con una capienza che non va bene neanche ai dirigenti del Milan (vedi dichiarazioni di Maldini)?
Perché dovremmo accettare che un signore incaricato del ”dibattito pubblico” incontri le società che non hanno ancora presentato agli uffici comunali uno straccio di progetto e un vero studio di fattibilità?

Ma il progetto è del Milan e dell’Inter o della Giunta Comunale? O alla Giunta Comunale va bene qualsiasi progetto presentato dagli “sviluppatori” al curatore del “dibattito pubblico”? Perché dovremo accettare che il Consiglio Comunale e i Municipi non discutano di un progetto, deliberato dalla Giunta Comunale, su San Siro?
Perché il “dibattito pubblico” non può essere organizzato dal Consiglio Comunale con le sue commissioni e in accordo con i Municipi, senza spendere 200 mila e passa euro?
Perché dobbiamo ripetere quella sceneggiata, inconcludente, del dibattito pubblico sui “Navigli”?

Vorremmo far notare al Signor Sindaco che non è normale che in un sistema democratico, il Consiglio Comunale abbia discusso solo un ordine del giorno sul tema San Siro, ormai quasi tre anni fa, il 28 ottobre 2019. Il Consiglio Comunale e la Giunta sono diversi, persino la proprietà delle squadre di calcio è cambiata.
È altresì vero che il Sindaco e Scaroni non sono cambiati ed è anche vero che Sala ha una strana concezione della democrazia. In sostanza un democrazia ”cesarista”, per cui lui decide e gli altri discutono come realizzare la sua decisione: (Corriere della Sera 8 novembre 2021) “Sia in Consiglio comunale che con i cittadini sono disponibile a fare dei passaggi di discussione, ma la discussione non può essere un sì o un no al progetto perché su quello noi ci siamo presi la nostra responsabilità e andiamo avanti. – dice il Sindaco eletto da un milanese su quattro – Se la discussione è su come è il progetto, ovviamente possiamo parlarne” Possiamo parlare quando e su cosa decide il Sindaco: come è buono Lui !