Perché demolire lo Stadio Meazza in San Siro?

Perché demolire lo Stadio Meazza in San Siro?

Nessuno l’ha spiegato, o meglio ci siamo sentiti rispondere dal Sindaco e dal capogruppo del PD “perché lo vogliono le squadre”. Frase quanto mai infelice, poiché non è mai ammissibile (neanche per scherzo) che un privato chieda ed esiga la demolizione di un bene patrimoniale comunale ed è tanto meno pensabile che il Comune accetti tale richiesta.

Per la legge – che viene citata nella delibera della Giunta Municipale del 2019 e del 2021- il Comune , la Giunta Comunale o meglio il Consiglio Comunale avevano l’obbligo per legge di motivare l’eventuale mancato rispetto della priorità di “recuperare l’impianto esistente”. Questo obbligo è contenuto anche nella legge di cui la Giunta si è dimenticata: il decreto legislativo n° 38 del 28 febbraio 2021 per l’ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi (art.1 comma 14).

Ma lo Stadio Meazza in San Siro è da recuperare?

Non noi, la società di Milan e Inter che gestisce in concessione dal Comune lo stadio scrive nel suo sito:
“Lo Stadio di San Siro con i suoi 75.817 posti è ad oggi il più capiente d’Italia. La struttura, caratterizzata da elevati standard di comfort e sicurezza, rientra nella Categoria 4 UEFA.

Quattro torri d’angolo e sette torri intermedie sostengono travi a cassone in cemento armato precompresso che reggono a loro volta le gradinate. Le quattro torri d’angolo spiccano oltre gli spalti raggiungendo la quota della copertura.

Suddivisione posti a sedere

Primo anello: 26.223
Secondo anello: 32.401
Terzo anello: 17.193
Sky Box: 300
Tribuna d’onore: 545 (Tribuna d’Onore + Tribuna Autorità + Tribuna Executive)
Posti stampa: 255
Postazioni per disabili: 200 (+ 200 accompagnatori)

Comfort

Installazione di sedili per tutti i posti, ristrutturazione dei servizi.

Sicurezza

Numerazione di tutti i posti, individuazione cromatica dei settori, accessi indipendenti, chiara segnaletica.

Visibilità

Distanze massime spettatore/campo di gioco secondo le normative nazionali ed estere.

E sempre la società di Milan e Inter aggiunge:
“Considerato uno dei simboli per eccellenza della città di Milano, nonché uno dei più celebri impianti al mondo, lo Stadio San Siro si è conquistato l’appellativo “La Scala del Calcio”, per il suo prestigio e l’importanza degli eventi che accoglie, non soltanto a livello sportivo. Oltre ad ospitare le partite casalinghe di Milan e Inter, San Siro è stato, sin dagli anni Settanta, teatro di grandi concerti, accogliendo i più importanti artisti italiani e internazionali.

In questa sezione (del loro sito n.d.r.) si possono scoprire le origini dello stadio, dall’edificazione alle opere di rinnovamento, passando attraverso i numerosi progetti di ammodernamento e innovazione.”

Quanto costerebbe demolire il Meazza?

Ora, come dicono Milan e Inter, demolire il Meazza in San Siro è la demolizione di “uno dei simboli per eccellenza della città di Milano, nonché uno dei più celebri impianti al mondo,”
Il che costituisce una follia, un danno storico, culturale, etnoantropologico: è un colpo al significato sociale e culturale per milioni e milioni di persone che negli anni hanno usufruito di questo bene. Un bene che l’Agenzia del Territorio aveva stimato nel 2006 per un valore commerciale di € 68.430.081,85.
Oltre ai tanti danni ambientali che la demolizione del Meazza comporterebbe, danni anche prolungati nel tempo non solo per gli abitanti della zona, ma anche per quelli delle zone limitrofe, con enormi problemi di smaltimento delle macerie di ferro e di calcestruzzo, vi è anche un serio problema di costi, che le anime belle delle due società vogliono scaricare sui milanesi.

Infatti a pagina 3 della delibera di Giunta del 5 novembre 2021 è scritto:
“considerato peraltro che …la quota di superficie lorda pari a 46.679 mq che eccede l’indice territoriale unico previsto dal PGT pari a 0,35 mq(mq è la quota di volumetria che i proponenti propongono di realizzare a fronte dei costi sostenuti per la rifunzionalizzazione dello Stadio Meazza (ovvero la demolizione n.d.r.) che ammontano complessivamente a 79,9 milioni (di cui 68,7 milioni per i lavori, e 11 milioni di costi professionali e altre spese”.

80 milioni per demolire il Meazza e pagati, non dalle due società, ma con 45.000 mq di costruzioni (non connesse alla attività sportiva) richiesti al Comune: per inciso, le due società pensano di avere un utile di 1.712 euro al metro quadrato da queste costruzioni! Ridicoli!

Di fronte a tanta faccia tosta, appare non solo legittimo, ma doveroso e obbligatorio evitare la demolizione del Meazza.