Lettera al Consiglio Comunale di Milano e al Consiglio del Municipio 7

Alla Presidente del Consiglio Comunale
Elena Buscemi

Ai Consiglieri Comunali

Al Presidente del Consiglio Municipio 7
Daniele Boer

Ai consiglieri del Municipio 7

p.c.
Al Sindaco di Milano
Giuseppe Sala

Alla Presidente del Municipio 7
Silvia Fossati

Gentili Presidenti, gentili Consiglieri,
abbiamo letto con interesse la risposta della Presidente
del Consiglio Comunale al “Corriere della Sera” del 13 febbraio
c.a. ad una domanda dell’intervistatore sul “nuovo stadio di

Milan e Inter”: “Ritengo che non ci sia un luogo più adatto del
Consiglio per dibattere il tema. Sono molto favorevole. È
necessario coinvolgere le squadre, ma per discuterne in aula
prima bisogna avere una proposta più definita e solo a quel
punto si può sviluppare il dibattito”
Come la Presidente e i signori Consiglieri sanno bene, il
tema non è “il nuovo stadio di Inter e Milan”, come si vorrebbe
maliziosamente far intendere, ma è il progetto urbanistico su
una area di proprietà comunale di 290.000 mq. – di cui solo
il 14% è destinato al nuovo stadio – che prevede da parte di
società private la demolizione di un simbolo di Milano come
lo stadio Meazza in San Siro.
Prendiamo atto che ad oggi, come dice la Presidente, non
vi è “una proposta più definita”: quindi ufficialmente, al
Consiglio Comunale, non risulta che sia stata presentata una
proposta definitiva, come asserito dal Signor Scaroni anche
l’altro giorno, dopo l’exploit della presentazione alla stampa del
rendering di “somewhere over the rainbow”
Ci fa dunque piacere che la Presidente confermi la volontà
di discutere in Consiglio Comunale una vera proposta delle
due società. E siamo convinti che tale sarà anche la volontà
dei gruppi consiliari, di maggiorana e di opposizione.
Tanto più che nell’ordine del giorno del 28 ottobre 2019,
il Consiglio Comunale aveva invitato il Sindaco e la Giunta a
considerare come “decisivo e imprescindibile” il realizzarsi

di alcune condizioni fra cui una che recitava così: “la
prosecuzione dell’iter procedurale veda la partecipazione del
Consiglio Comunale e della cittadinanza nelle forme più
opportune”. Da quella seduta della fine ottobre 2019, sono
trascorsi 841 giorni, ovvero 28 settimane, più di due anni.
Sono successe molte cose, e in primo luogo la elezione di
questo nuovo Consiglio Comunale, che non ha mai avuto
l’opportunità di discutere di una operazione urbanistica ed
edilizia rilevante. E comprendiamo bene che le Commissioni
Consiliari vogliano approfondire il tema con i proponenti di
una vasta operazione immobiliare su aree pubbliche, magari
con attenzione anche alla operazione già in atto sulle arre
adiacenti dell’ex ippodromo del trotto.
Nel frattempo sono cambiate anche le leggi che vengono
erroneamente citate anche nell’ultima delibera del 2021.
Peraltro è rimasto l’obbligo di legge per il Comune di motivare
perché l’intervento per lo stadio calcistico non sia realizzato
prioritariamente mediante il recupero dell’impianto esistente,
come chiedeva il Municipio 7. In nessuna delle due delibere di
Giunta, del novembre 2019 e del novembre 2021, vi è traccia
di queste obbligatorie motivazioni.
E invece anche nell’ultimo “aggiornamento del 6 novembre
2020” – presentato da AC Milan spa e FC Internazionale
Milano spa – si scrive ancora di costi (79,9 milioni) per la
demolizione dello Stadio Meazza in San Siro, per giustificare

la richiesta di andare oltre l’indice massimo di edificabilità
previsto dal PGT per quella zona di 0,35 mq/mq.
Subito dopo la dichiarazione di “pubblico interesse” della
Giunta, già all’inizio del 2020, doveva essere presentato il
progetto definitivo – che rispettasse le “condizioni e prescrizioni”
previste dalla delibera – per avviare la conferenza dei servizi
per l’approvazione definitiva, e per indire la gara di
affidamento pubblico, aperta ad altri soggetti, diversi dal
proponente.
Naturalmente il progetto definitivo doveva esser corredato
da una bozza di convenzione dei criteri generali dei servizi,
della gestione e del canone per la durata della concessione.
Rileviamo peraltro che nell’ordine del giorno citato, il Consiglio
Comunale chiede “La riduzione della durata della concessione,
per renderla coerente con la rispondenza a criteri di
sostenibilità del progetto nel tempo e con gli interessi
economico-finanziari del Comune” e “Un canone coerente
rispetto alla durata della concessione e alla struttura economica
del progetto”. Richieste peraltro disattese dai proponenti, come
del resto fanno rilevare nella relazione istruttoria, parte
integrante della delibera del 6 novembre 2021, gli uffici
comunali che scrivono espressamente della non congruità
delle cifre proposte per il cannone annuale novantennale.
A tutt’oggi non è stato presentato nelle sedi pubbliche
competenti il progetto dello stadio (di che cosa si dichiara

l’interesse pubblico? Di un progetto inesistente o di una
operazione edilizia?). Peraltro sarebbe stato necessario che
venisse precisato in forma prioritaria, l’agente, il promoter,
l’advisor strategico, il development manager del progetto, il
project management della iniziativa, poichè appare
inverosimile credere che siano Milan e Inter a gestire
direttamente operazioni edilizie e gestioni immobiliari.
Dai giornali apprendiamo voci che parlano di “facilitatori”
della operazione, chiamando in causa persone impegnate su
grandi operazioni immobiliari. Voci, veline, sondaggi,
imbeccate ? Ciò è molto poco chiaro e confuso, trascinato per
anni, cercando di far ricadere sulle istituzioni, responsabilità
che sono solo dei promotori di una operazione di
appropriazione – sia pure in concessione – di aree pubbliche.
Sono trascorsi 951 giorni, o per meglio dire 2 anni e 6
mesi, da quando l’AC Milan spa e la FC Internazionale Milano
spa hanno presentato un progetto urbanistico che prevedeva
165.000 mq. di SL, oltre alla demolizione di San Siro e uno
stadio “nuovo”. Il tempo è trascorso non certo per le
opposizioni dei cittadini, o per le norme burocratiche.
Disturba il tentativo di addossare alle istituzioni
pubbliche o ai cittadini milanesi “nostalgici di San Siro” il
ritardo di questa “proposta”, così come la richiesta – avanzata
anche in questi giorni – di aiuti pubblici per i bilanci

fallimentari di società per azioni, che, da anni, presentano dei
rilevanti disavanzi di gestione, ben prima della pandemia.
Pensiamo anche che, prima di entrare nel merito delle
proposte delle due società, sia preliminare una “due diligence”
,
affidata a società terze e indipendenti che chiarisca aspetti
rilevanti anche a supporto di quanto chiesto dal Consiglio
Comunale “Un’analisi economica e un piano finanziario
dettagliato con specifica richiesta di un sistema di garanzie
economiche a favore del comune di Milano a tutela della
sostenibilità del progetto nel tempo;” e “Ulteriori forme di
garanzia a favore del Comune di Milano a tutela della
tempistica di esecuzione delle opere in caso di cambio di assetto
proprietario e/o di eventi straordinari relativi ai proponenti”.
Confidiamo dunque che il Consiglio Comunale – come
detto dal Presidente – affronti per tempo il tema di una
operazione urbanistica che riguarda tutta la città e che ha
vaste ricadute sull’area metropolitana.
Grazie per l’attenzione
Per il Comitato SiMeazza
Luigi Corbani

PS Alleghiamo ordine del giorno del Consiglio Comunale
e del Municipio 7 contenuti nella delibera di Giunta del 8
novembre 2019

Nella delibera del 8 novembre 2019 si fa riferimento
all’ordine del giorno del Consiglio comunale e al
documento del Municipio 7.

(pagina 5 Delibera)

Preso altresì atto:
del contenuto dell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio
Comunale nella seduta del 28 ottobre 2019 che si è espresso
come segue (omesse le premesse e con inserimento di
elencazione alfabetica):


Il Consiglio Comunale
INVITA
il Sindaco e la Giunta, in vista della scelta che dovranno
assumere, a considerare come decisivo e imprescindibile il
realizzarsi delle seguenti condizioni:
a) L’apertura di una fase di confronto con i soggetti coinvolti
che abbia come obiettivo la definizione di un progetto
dettagliato che superi le criticità della proposta
preliminare già richiamate;

b) Il progetto sia il volano per la rigenerazione urbana,
obiettivo che questa Amministrazione ha sancito e
declinato nel PGT Milano 2030 appena approvato dal
Consiglio Comunale;

c) Il progetto consideri (in fase di realizzazione,
progettazione e mantenimento) l’obiettivo prioritario di
minimizzare l’impatto ambientale (qualità dell’aria,
inquinamento acustico, consumo di risorse energetiche e
idriche, consumo di suolo e aumento della permeabilità,
riduzione degli impatti da cantiere, mobilità sostenibile)
realizzando una cittadella di sport e servizi “car free”, che
connetta il quartiere attraverso corridoi verdi alle grandi
aree site ad ovest;

d) Anche alla luce del fatto che la superficie verde nell’area
San Siro attualmente il 18% dello spazio totale, il
progetto dovrà prevedere un incremento significativo di
verde pubblico fruibile rispetto alla situazione attuale,
garantendo inoltre il rispetto di criteri ambientali che il
nuovo PGT delinea;

e) Sia raggiunta una consistente revisione del carico
insediativo rispetto a quanto prospettato dalla proposta
attraverso la riduzione degli indici volumetrici nell’area

della GFU. Gli eventuali indici accordati potranno essere
diversi da quanto definito nel PGT solo e soltanto previa
dimostrazione della effettiva necessità ai fini del
raggiungimento del progetto complessivo di
riqualificazione, salvaguardando in ogni caso gli obiettivi
ambientali e di vivibilità (distanza dal costruito, massima
riduzione dell’impatto acustico, utilizzo delle migliori
tecnologie e materiali disponibili);

f) Sia rafforzata la vocazione sportiva dell’area, in modo che
questa sia prevalente rispetto a tutte le altre funzioni
previste (in particolare GSV e terziario);

g) Anche alla luce dei pareri espressi dalla Soprintendenza,
dal Politecnico e dalla Conferenza dei servizi l’ipotesi di
abbattimento dello Stadio Meazza si ritiene superata.
Deve pertanto essere prevista una proposta specifica in
merito alla rifunzionalizzazione del manufatto esistente.
In ogni caso dovrà essere garantito ogni sforzo per
individuare soluzioni efficaci e di elevata
qualità architettonico paesaggistica per il progetto di
riqualificazione in funzione delle esigenze cittadine e delle
richieste di servizi in una area a vocazione sportiva
(Cittadella dello sport) anche immaginando nuove e
rinnovate funzioni (calcio femminile, settore giovanili,

altri sport e manifestazioni sportive ed extra sportive,
spettacoli culturali, concerti, altro);

h) il progetto sia supportato, nella sua dimensione
economica e finanziaria, da un piano che affermi la
solidità finanziaria e la realizzabilità degli obiettivi di
rigenerazione urbana previsti, contemperando:

• Un Piano Economico e Finanziario che rispecchi una
corretta valutazione economica e patrimoniale dello
Stadio Meazza in funzione della destinazione prevista
per lo stesso, anche con riferimento al valore
simbolico dello Stadio Meazza legato al passato
storico sportivo delle squadre milanesi;

• Un’analisi economica e un piano finanziario
dettagliato con specifica richiesta di un sistema di
garanzie economiche a favore del comune di Milano
a tutela della sostenibilità del progetto nel tempo;

• Ulteriori forme di garanzia a favore del Comune di
Milano a tutela della tempistica di esecuzione delle

opere in caso di cambio di assetto proprietario e/o di
eventi straordinari relativi ai proponenti;

• Una leva finanziaria nel PEF consona e prudente
rispetto ad un’impresa dall’elevato impatto pubblico;

• La riduzione della durata della concessione, per
renderla coerente con la rispondenza a criteri di
sostenibilità del progetto nel tempo e con gli
interessi economico-finanziari del Comune;

• Un canone coerente rispetto alla durata della
concessione e alla struttura economica del progetto;

i) Una chiara e trasparente rappresentazione dei titolari
effettivi delle società contraenti la concessione comunale
prevedendo negli atti richiesti una dichiarazione nella
quale il proponente indichi i rispettivi titolari effettivi così
come definiti dal D.lgs. 231/2007 e s.m.i.

j) Sia definito un piano di interventi in modo da garantire,
attraverso ulteriori risorse generate dal progetto, ricadute
positive sull’area circostante in linea con gli obiettivi di
mandato e in particolare:

• risposta a emergenza abitativa, con particolare
attenzione agli interventi di riqualificazione del
patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica;
• aumento dotazione di servizi pubblici;
• dotazione di servizi mobilità e trasporti;
• dotazioni di verde fruibile;

k) Affermare il ruolo guida del Comune di Milano
relativamente allo sviluppo del progetto;

l) Sia garantita la natura popolare di accesso allo stadio,
anche alla luce delle proposte di variazione della capienza,
richiedendo espliciti impegni da parte dei proponenti;

m) Mantenimento per l’area della funzione musicale
ricreativa e di intrattenimento con servizi di promozione
sociale, culturale e aggregativi fruibili e accessibili per la
città ;

n) Connettere l’area di San Siro ai sistemi di grandi aree
verdi limitrofe (Trenno, Piazza d’Armi, Parco delle Cave,
Bosco in Città , Figino) e al quartiere caratterizzato a sud
da grandi concentrazioni abitative (in particolare di

edilizia pubblica) e da dismissioni di grandi impianti
sportivi quali l’ex Trotto;

o) Avvio di un percorso di ascolto e confronto con l’area
municipale e il quartiere per la definizione della cornice
delle trasformazioni dell’ambito;

p) la prosecuzione dell’iter procedurale veda la
partecipazione del Consiglio Comunale e della

cittadinanza nelle forme più opportune;

Pagina 4 delibera

Preso atto del Parere dell’Area Municipio 7 del 3/10/2019 in
atti PG 0439755/2019 reso in sede di Conferenza dei
Servizi Preliminari – che riporta quanto segue:
• il Consiglio del Municipio 7, territorialmente competente,
con propria deliberazione n. 20 approvata nella seduta del
19 settembre 2019, nel rendere il parere sulla
deliberazione del Consiglio Comunale in fase di
approvazione di “Controdeduzioni alle osservazioni e
approvazione definitiva del nuovo Documento di Piano,
della variante del Piano dei Servizi, comprensivo del Piano
per le Attrezzature Religiose, e della variante del Piano
delle Regole, costituenti il Piano di Governo del Territorio,

ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 della L.R. 11 marzo 2005
n.12 e s.m.i.”, si è espresso rilevando che la Grande
Funzione Urbana “San Siro” necessita di essere
considerata nel suo complesso, compreso il sotto ambito
“Trotto”, al fine di non precludere eventuali soluzioni
progettuali che garantiscano l’auspicata ristrutturazione
dello stadio Meazza in luogo del suo abbattimento e la
realizzazione di eventuali funzioni commerciali e ricettive
nell’area dell’ex Trotto”;

• il Municipio 7 dà quindi un parere negativo in ordine
alla previsione della Proposta in esame, per quanto
riguarda la previsione della completa demolizione dello
Stadio Meazza, rilevando che il comma 305 della L.
147/2013 prevede che “Gli interventi di cui al comma 304,
laddove possibile, siano realizzati prioritariamente
mediante recupero di impianti esistenti”. A tal riguardo,
si ritiene che la proposta oggetto del presente parere non
fornisca esaustivi elementi di natura tecnico-economica
che giustifichino un discostamento da tale previsione
normativa;

• peraltro, i profili che interessano maggiormente la
comunità locale:

o della soluzione progettuale di realizzazione del nuovo
stadio in adiacenza agli edifici residenziali in via
Tesio
o dell’appesantimento del traffico stradale che si andr
a generare con la concentrazione delle attivit
previstedalla Proposta nell’area di progetto e nelle
aree circostanti
o dell’impatto delle attività di cantiere per la durata di
esecuzione del progetto complessivo (immissioni
acustiche, di polveri, di vibrazioni del terreno e
ripercussioni sul traffico stradale)
sono sicuramente oggetto delle valutazioni tecniche di
competenza degli altri soggetti che partecipano alla
Conferenza;
• tuttavia, dal momento che tali profili non presentano solo
aspetti da valutare dal punto di vista tecnico o normativo,
ma si prestano a considerazioni anche di carattere
politico, su di essi il Municipio 7 esprime una forte
preoccupazione, auspicando la ristrutturazione dello
Stadio Meazza in luogo del suo abbattimento e la
realizzazione di eventuali funzioni commerciali e ricettive
nell’area dell’ex Trotto;
• infine, il Municipio 7 rileva la necessità che il Comune di
Milano incarichi un advisor tecnico di comprovata
esperienza nel settore degli impianti sportivi di grandi

dimensioni per effettuare, con particolare riferimento alla
demolizione dello Stadio, tutti i necessari
approfondimenti di natura tecnica ed economica,
consegnando all’Amministrazione Comunale una
relazione dettagliata su tutti gli aspetti più rilevanti del
masterplan presentato.