Sbassa i ári, dicono a Milano

Sbassa i ári, dicono a Milano.

Leggo oggi le dichiarazioni del Sindaco sul Corriere.
L’assenza di un assessore “Verde europeo” su una delibera rilevante? Non è un “problema politico”. I “Verdi europei” non sono d’accordo sulla operazione San Siro ? Non è un “problema politico”. Perché? Comunque decido io, dice il Sindaco. Quindi, potete fare quello che volete, dire quello che volete, ma tanto decido io. Una bella visione “cesarista” del potere, in cui la politica, il confronto delle idee e la necessità di tenere conto dell’opinione degli altri sono considerate un disturbo. Il Sindaco dimentica che lui è stato votato da un cittadino milanese su quattro e l’arroganza è assolutamente fuori luogo. Tanto più che senza i partiti politici (otto) che lo hanno sostenuto in campagna elettorale e in quella precedente non sarebbe stato sicuramente eletto. Sbassa i ári, dicono a Milano.

In sostanza prendere o lasciare, tutt’al più discutete il progetto. Intanto sarebbe il caso di rendere pubblici i documenti della Giunta e delle società. E poi chi ha ordinato di fare una tale operazione immobiliare? Il Comune? Non vogliono spendere soldi per ammodernare lo Stadio Meazza, perché vogliono prima ricavare i soldi della operazione immobiliare finanziaria (su immobili e terreni pubblici) e poi demolire il Meazza e fare un altro stadio? Gli si dice di no, semplice. Il Comune nel 2016 ha speso parecchi soldi per metterlo in sicurezza per la finale di Champions League e un mese fa ha ospitato semifinale finale di Uefa Nations League. Lo Stadio Meazza può rimanere così com’è: ieri sera ha ospitato 70.000 spettatori per la partita più importante del campionato.

Fra l’altro, in fianco al Meazza, sull’ex ippodromo del trotto (aree private) stanno facendo una altra operazione immobiliare, con indice 0,35: se capisco bene altri 40.000 mq di edilizia residenziale, con contorno di verde. E il tutto deciso, se non sbaglio, a giugno-settembre 2021. Il Comune dovrebbe dare una idea del complesso di interventi su quella zona di Milano. E, per favore, non si dica che il tutto si fa per il recupero delle case popolari di San Siro.

Non si tratta di convincere le squadre, si tratta di non accondiscendere a una richiesta fatta dal fondo americano e dalla società cinese. E se era una operazione tanto buona e vitale per Milano, perché non parlarne in campagna elettorale? O si aveva paura del voto degli ambientalisti?
Se vogliono ammodernare il Meazza, bene, altrimenti, caro Sindaco, gli spieghi un detto milanese: “A vorè cargall tropp, se pèrd la polver e se crèppa el s’ciopp” A volerlo caricare troppo, si perde la polvere e si rompe il fucile, come a dire chi troppo vuole, nulla stringe.

Paolino Casamari